L’addestramento dell’unità cinofila è composto da due fasi: l‘obbedienza e la ricerca. Cercheremo di capire meglio questo importante capitolo dell’unità cinofila grazie alle parole di Giovanni Fancellu, responsabile dell’Unità Cinofila della Misericordia di Antignano (LI).
La prima parte, quella dell’obbedienza viene fatta in campi attrezzati, tipo quelli di agility. Questa è una fase nella quale insegniamo all‘uomo e al cane a cooperare.
Ai nostri quattrozampe viene insegnato a camminare vicino a noi, ad assumere posizioni statiche come il ?seduto?, il ?terra?, ma anche il superamento di alcuni ostacoli, come una sorta di palestra che formerà il cane per quello che poi troverà in ricerca.
Per farti capire quanto sia importante questa prima fase ti faccio un esempio: quando si opera sui crolli e i cani sono sotto le macerie a cercare superstiti, può succedere che ci siano altre scosse e nel minor tempo possibile tramite un richiamo il cane deve ritornare da noi e questo richiamo gli viene insegnato proprio nella fase di obbedienza. In campo può anche capitare che i soccorsi stiano lavorando con delle macchine a movimento terra ed io per la sicurezza del cane debba tenerlo in una posizione statica.
La seconda parte dell’addestramento è la ricerca, questa si basa su uno stratagemma ovvero l’utilizzo di un figurante che deve nascondersi nel bosco portando con sé il giochino preferito del cane o dei bocconcini succulenti. Quando il conduttore porta nel bosco il cane e gli impartisce il comando ?cerca?, esso comincerà a cercare perché sa che quella persona lo premierà con il suo gioco o del cibo. In questa fase al cane viene anche insegnato ad abbaiare una volta trovato il figurante, in modo da segnalare la propria posizione.

Quindi dal punto di vista del cane la fase di ricerca è come un gioco?

Sì assolutamente, ci tengo a precisare per chi non è del settore che sia la fase dell’obbedienza che quella della ricerca vengono impartite tramite gioco e rinforzo positivo. Io non correggo il cane quando sbaglia, ma semplicemente lo premio quando fa la cosa corretta, per i nostri amici a quattrozampe deve essere tutto un gioco. Ti ho spiegato la fase di ricerca in maniera molto riduttiva, in realtà è davvero la base del cane da soccorso.
Noi umani ci facciamo prendere da molte emozioni negative durante la ricerca reale di una persona in difficoltà, però dobbiamo essere bravi a non trasmetterle al cane. Dobbiamo ricordarci sempre che il cane non sa perché si trova lì e che c’è una persona in difficoltà, il cane sa solo che nel bosco c’è qualcuno con il suo gioco e che quando effettivamente lo troverà il suo conduttore lo premierà.

Se per i cani l’attività nel bosco è appagante, per l’uomo invece ci sono degli inconvenienti non da poco, per esempio come fate a non perdervi quando siete in ricerca?

Se non abbiamo appreso i principi fondamentali della cartografia terrestre o del funzionamento del gps, noi non siamo d’aiuto a nessuno. Possiamo avere il cane più bravo del mondo, ma se navighiamo alla cieca siamo solo un secondo probabile disperso. Il bosco è come il mare diventa tutto uguale, una distesa di alberi senza possibilità di orientarsi e noi non possiamo permetterci di perderci, non può succedere nemmeno una volta su cento. Una volta che il cane ha capito cosa fare, ci dobbiamo formare noi dal punto di vista fisico, facendo camminate nel bosco e facendo corsi di cartografia. Quando c’è una ricerca reale noi ci affianchiamo ai vigili del fuoco che coordinano il soccorso, loro ci danno delle indicazioni o coordinate gps per andare a cercare i dispersi e noi ovviamente dobbiamo essere formati per saper interpretare queste informazioni.
Quando l’unità cinofila è pronta si cominciano delle ricerche ?operative?, termine col quale ci si riferisce sia a quelle vere che a quelle di allenamento che simulano la realtà. Al proprietario viene dato un gps dell’area che deve bonificare, cioè l’area nella quale compie la sua attività di ricerca.


Quante volte vi allenate con i membri della squadra?

Ci incontriamo minimo due volte a settimana. Una volta verso l’ora di cena, ma che poi si prolunga quasi sempre fino a mezzanotte, per fare obbedienza e poi la domenica mattina invece ci vediamo per l’addestramento nel bosco.
Se volete sapere cosa è l’unità cinofila e a cosa serve vi invito a leggere il nostro articolo:
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