Si tratta di una neoplasia maligna estremamente aggressiva a carico delle ghiandole apocrine dei sacchi anali.
Questo tipo di tumore interessa principalmente i soggetti anziani con una maggiore predisposizione per le femmine non sterilizzate e si presenta come una lesione nodulare che può interessare uno solo o entrambi i sacchi anali. Spesso tale neoformazione non è apprezzabile clinicamente, ma solo mediante esplorazione digitale dei sacchi anali.
L?esame citologico mostra generalmente una elevata cellularità con una popolazione di elementi poco coesi spesso disposti a formare strutture, acini, nella cui parte centrale è possibile rinvenire materiale di secrezione, caratteristiche che consentono di confermare la natura ghiandolare apocrina della neoplasia.
Dette cellule presentano elevato rapporto nucleo/citoplasma con citoplasma celeste chiaro, spesso dai contorni poco netti e che può presentare micro vacuolizzazioni. I nuclei appaiono rotondeggianti e contenenti cromatina fine e regolare. A carico di queste cellule si assiste frequentemente ad atipie di modesta entità quali anisocitosi, anisocariosi e la presenza di macronucleoli.
La diagnosi definitiva è solo istologica. I soggetti colpiti possono presentare anche sintomi quali poliuria e polidipsia secondari all?insufficienza renale che può insorgere a fronte della ipercalcemia paraneoplastica (50-90% dei casi). È importante anche valutare la presenza di metastasi a livello dei linfonodi regionali.
La terapia prevede l?asportazione chirurgica del tumore ed eventualmente anche quella di eventuali linfonodi coinvolti.