Col termine di neuroecologia si intende una nuovissima branca della scienza che studia le interazioni tra ambiente e sistema nervoso degli animali, rivelando quanto sia possibile variare la predisposizione genetica in base a stimoli di origine esterna.
L’ultimo studio al riguardo giunge dalla Drexel University’s College of Arts and Sciences che ha pubblicato i risultati sulla rivista Behavioral Ecology and Sociobiology. Il team statunitense ha scoperto che non solo il cervello di una vespa operaia è diverso da quello di una regina (cosa che stupisce fino ad un certo punto, poichè in natura i polimorfismi all’interno della stessa specie sono frequenti) ma che nelle tipologie di insetti in cui le operaie lottano per competersi il ruolo di dominatrice il loro cervello si adatta all’avanzamento gerarchico.
Gli studi sono stati condotti su di una colonia di vespe cartonaie,il cui nome deriva dalla modalità con la quale costruiscono il loro nido: prima cercano nell’ambiente legno secco e altre fibre vegetali, poi lavorano il materiale con la loro saliva altamente adesiva e proteica, così ottengono un materiale molto sottile e resistente, simile alla carta. Questi ingegnosi animali sono organizzati in un sistema piramidale al cui apice vi è un esemplare, la regina, che vive nascosta nel nido al buio, godendo della protezione e del cibo fornitogli dalle operaie. Non essendo abituata alla luce, la dominatrice ha delle regioni cerebrali deputate al processo delle informazioni visive inferiori rispetto a quelle delle sue subalterne che si espongono ai raggi solari per ricercare nell’ambiente il nutrimento necessario al sostentamento dell’intera colonia.
Tenendo conto delle famiglie di insetti in cui l’esemplare nasce direttamente come regina o operaia, gli scienziati pensavano che le differenze cerebrali fossero correlate esclusivamente alla predisposizione genetica, invece la ricerca condotta dal dott. Sean O’Donnell ha dimostrato che nelle specie in cui le operaie (quindi cervello sviluppato per il processo delle informazioni luminose) competono tra loro per diventare regina, subiscono una sorta d’involuzione cerebrale.
Via | NationalGeographic