Dal 1 dicembre 2014, per una durata di due anni, scatteranno i divieti all’utilizzo di tre neonicotinoidi, pesticidi definiti “killer” per l’effetto devastante che hanno sulle popolazioni di api.
La proposta non ha raggiunto l’unanimità, 15 dei Paesi membri, infatti, hanno votato per la sua applicazione, 5 si sono dichiarati neutrali e i restanti, tra cui l’Italia hanno espresso voto contrario.
Il cambiamento di opinione del nostro paese, che il 15 marzo, durante la prima votazione, si era dichiarato favorevole è dovuto ad una considerazione della Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) riguardante la tempistica del tratamento di alberi da frutto, la Confederazione ha affermato che:
vietare l’uso dei neonicotinoidi in prefioritura sugli alberi da frutto non ha senso al fine di tutelare le api, soprattutto se sotto i filari del frutteto sono state sfalciate le specie vegetali attraenti per loro, non esiste rischio di tossicità per le api
Nonostante un velo di amarezza per il dietrofront dell’Italia, Legambiente e Unaapi, associazioni che si battono da tempo per la salvaguardia del patrimonio apistico in collaborazione con Greenpeace, hanno dichiarato la loro soddisfazione per questa vittoria, sebbene per ora parziale, auspicando la cessazione definitiva dell’uso dei pesticidi killer.
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