Il fatto è avvenuto ieri sul litorale di Rosignano, ma la balenottera, di 17 metri per 2,5 tonnellate, era già morta: è stato il movimento delle onde a sospingerla a riva, come raccontano i pescatori. Questa morte in realtà non è che l’ultima di una lunga lista: negli mesi passati si è verificata un’anomala moria di cetacei lungo le coste del Tirreno, con quasi 80 esemplari di delfino stenella spiaggiati fino ad oggi per cause ancora sconosciute.
Greenpeace mostra poco stupore nei confronti di quest’ennesima morte: infatti secondo la nota ong ambientalista si tratta di una tragedia annunciata, poiché provocata dall’inquinamento.
La responsabile della Campagna Mare di Greenpeace, Giorgia Monti, dice:
Ci troviamo in un’area protetta, eppure non esistono regole per limitare l’inquinamento proveniente dalla costa e il traffico marittimo. Purtroppo l’accumulo di agenti inquinanti può debilitare questi animali tanto da abbassarne le difese immunitarie e renderli suscettibili a infezioni che possono anche causarne la morte. E’ ora che le Regioni Toscana e Liguria si attivino davvero per tutelare il Santuario dei Cetacei. Greenpeace da tempo ha indicato quale dovrebbe essere la strada da percorrere, ma nonostante la promessa di un tavolo tecnico fatta nel 2011 dai presidenti delle Regioni, ad oggi ancora nulla è stato fatto. E queste morti ne sono la triste conseguenza.
Ora si indaga anche su 140 fusti tossici che l’anno scorso sono stati persi al largo delle coste toscane, ma pare che non vi siano collegamenti con la morte dei cetacei.
Nel frattempo, biologi marini e veterinari giunti da tutta Italia stanno effettuando i dovuti accertamenti sui cadaveri, nella speranza di poter avere qualche notizia in più sulla morte di questi animali: c’è chi pensa anche ad un virus, il morbillo dei cetacei, che ha già mietuto molte vittime.
Mentre in Italia si consuma questa tragedia, un episodio analogo si verifica sulle coste di Coronel Town, in Cile: stavolta si tratta di gamberetti, anch’essi spiaggiatisi probabilmente a causa dell’inquinamento. Stando ai residenti, le centrali termoelettriche che si affacciano sulla spiaggia getterebbero in mare l’acqua usata nei processi di raffreddamento e dunque inquinata.
Ormai capita sempre più di frequente che gli animali muoiano a causa delle acque inquinate: se non verranno attuati adeguati programmi di tutela del bene più prezioso al mondo, non solo gli animali, ma anche l’uomo sono condannati alla morte.
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