La dirigenza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha emesso oggi un comunicato stampa in cui ha ammesso il decesso di dodici lupi appenninici, avvenuto tra il 5 gennaio al 26 febbraio scorsi. Due esemplari sono stati rinvenuti all’interno del Parco, sei nella Zona di Protezione Esterna e quattro al di fuori di quest’ultima.
La causa predominante delle morti sembra essere il cimurro sebbene su 2 esemplari siano state trovate anche tracce di veleno (riscontrato anche in una volpe) e almeno 3 lupi siano stati uccisi mediante arma da fuoco. Gli episodi di bracconaggio all’interno del Parco non sono argomento recente e la direzione ha sollecitato le autorità ad agire in coordinazione per bloccare l’azione di chi mette a rischio un patrimonio naturale comune e prezioso.
Per far fronte all’emergenza epidemiologica, inoltre, è stato programmato per la prossima settimana un incontro tra Aziende Sanitarie Locali, Regione Abruzzo e Parchi; il cimurro, infatti, è una patologia che mette ad alto rischio numerosi animali tra i quali l’orso marsicano. Attendiamo dunque nuovi sviluppi della vicenda sperando in un’ efficace risoluzione
Via | Gaianews.it