La displasia dell’anca nel cane, ecco tutto quello che dovete sapere dai sintomi fino ad arrivare alla terapia. In questo articolo parleremo in modo approfondito della displasia dell’anca nel cane:
- Cosa è la displasia dell’anca;
- Le cause che portano a questa patologia;
- Modificazione che avvengono durante l’accrescimento;
- La Classificazione;
- I sintomi;
- La terapia;
- I consigli del veterinario.
La displasia dell?anca ancora oggi rappresenta la più frequente causa di zoppia nel cane, soprattutto nei soggetti di taglia grande / gigante. Nel tempo questa patologia è andata via via diminuendo grazie ai limiti imposti dai club di razza sugli accoppiamenti. La patologia può essere presente fin dalla giovane età e può essere diagnosticata precocemente attraverso uno studio radiografico giovanile tra i 4 ed i 6 mesi di vita (dipende dalla razza).
Questo studio ci permette di valutare la predisposizione di un soggetto per la displasia dell?anca. La precocità della diagnosi è un punto fondamentale per intervenire chirurgicamente. Lo stesso discorso vale anche per la displasia del gomito che già a pochi mesi di vita può essere sospettata.
Se siete interessati a conoscere meglio la displasia del gomito vi invito a leggere il mio articolo:
DISPLASIA DEL GOMITO NEL CANE: SINTOMI E TERAPIA
Adesso andremo ad analizzare punto per punto illustrando tutte le sfaccettature di una delle patologie più temute dagli allevatori.
DISPLASIA ANCA CANE: DI COSA STIAMO PARLANDO?
La displasia dell’anca nel cane è una malattia multifattoriale cioè causata da diversi fattori: genetici, ambientali e nutrizionali, che colpisce l’articolazione coxo-femorale (bacino). Essendo molto importante la precocità della diagnosi, diventa fondamentale da parte del veterinario illustrare i problemi di tale patologia già durante il primo vaccino, sopratutto nelle razze predisposte, e programmare insieme al proprietario l’eventuale studio radiografico giovanile, ma di questo parleremo più avanti.
Come già accennato in precedenza, le razze maggiormente predisposte sono quelle di taglia grande / gigante e gli eventuali incroci di esse. Tra queste abbiamo:
- Pastore Tedesco;
- Labrador Retriever;
- Pastore Maremmano;
- Golden Retriever;
- Dobermann;
- Rottweiler;
- Cane Corso;
- Alano;
- Mastino Napoletano;
- Altre
La patologia è un processo degenerativo dell’articolazione del bacino che evolve con la formazione di artrosi, può essere mono o bilaterale, cioè colpire solo una o entrambe le articolazioni.
DISPLASIA ANCA CANE NEL CUCCIOLO: COSA E’ LO STUDIO RADIOGRAFICO GIOVANILE?
Lo studio radiografico giovanile o come viene chiamato erroneamente RX preventiva, viene fatto nei soggetti molto giovani con lo scopo di valutare la predisposizione del soggetto alla displasia dell’anca e nei casi più gravi fare già una diagnosi. Lo studio consiste di un minimo di 4 lastre del bacino e 4 lastre per i gomiti.
Queste RX vengono eseguite con il cane in anestesia generale oppure in sedazione profonda, per questo motivo l’animale deve essere portato a digiuno. L’esame consiste in:
- Visita clinica ortopedica;
- Esecuzione del test di Ortolani e di Barlow (manovre che vengono eseguite dal veterinario quando il cane è già addormentato);
- Valutazione degli angoli di riduzione e sublussazione con goniometro elettronico;
- RX bacino, gomiti e spalle (in alcuni soggetti a rischio).
Per valutare la predisposizione alla displasia dell’anca vengono eseguite 4 proiezioni diverse che sono:
- Radiografia Standard;
- Radiografia con distrattore;
- Rana;
- Dar
Su queste RX vengono eseguite alcune misurazioni e viene valutata la conformazione del bacino, la forma e la congruità della cavità acetabolare e della testa del femore. Viene misurato l’indice di distrazione e l’inclinazione del margine acetabolare dorsale (DAR). Il Medico Veterinario, mettendo insieme tutti questi dati, riesce a stimare la probabilità che il soggetto possa o meno sviluppare la displasia dell’anca.
A seconda del risultato finale potranno essere valutate diverse soluzione terapeutiche, chirurgiche o mediche.
DISPLASIA ANCA CANE: SINTOMI
La displasia dell’anca si manifesta nel cane con zoppia, che varia d’intensità a seconda della gravità della patologia. Esistono alcuni atteggiamenti che possono farci sospettare che il cane sia affetto da displasia dell’anca e sono:
- Corsa a coniglio (il cane saltella con gli arti posteriori);
- Difficoltà ad alzarsi ed al movimento;
- L’animale tende a stancarsi velocemente;
- Difficoltà di stazione sulle due zampe posteriori poggiando le anteriori sul proprietario;
- Dolore all’estensione e al movimento degli arti posteriori;
- Difficoltà nel salire le scale e sedersi correttamente.
I controlli devono essere fatti quindi in giovane età con lo studio radiografico giovanile per valutare la predisposizione del soggetto alla patologia (4-6 mesi) e successivamente devono essere ripetuti tra i 12 ed i 18 mesi di età (a seconda della razza), in cui viene fatta la valutazione ufficiale della displasia dell’anca.
Per diminuire i casi affetti da questa patologia, i club di razza hanno imposto dei limiti per gli accoppiamenti, infatti alcuni cani possono essere riprodotti solo se hanno un grado di displasia idoneo, che varia da razza a razza.
Andiamo ora a vedere la classificazione ufficiale per la displasia dell’anca nel cane.
DISPLASIA ANCA CANE: CLASSIFICAZIONE RX UFFICIALI
La valutazione del grado di displasia dell’anca può essere eseguita presso un veterinario autorizzato da una delle due centrali di lettura Ce.Le.Ma.Sche o FSA. Le RX vengono eseguite in sedazione o anestesia e possono essere ufficializzate solo al raggiungimento dei 12-15-18 mesi di età, in base alla razza del cane.
Queste RX, una volta effettuate, vengono inviate alla centrale di lettura insieme al Pedigree dove verranno valutate con un punteggio che può essere A,B,C,D,E, in cui A è il punteggio migliore ed E il peggiore.
- GRADO A: nessun segno di displasia dell’anca. La testa del femore e l’acetabolo sono congruenti. Il bordo craniolaterale appare netto e leggermente arrotondato. Lo spazio articolare risulta netto ed uniforme.
- GRADO B: articolazione dell’anca quasi normale. La testa del femore e l’acetabolo appaiono leggermente incongruenti.
- GRADO C: leggera displasia dell’anca. La testa del femore e l’acetabolo appaiono incongruenti, il bordo cranio laterale dell’acetabolo risulta appiattito. Possono essere presenti irregolarità o segni minori di modificazioni osteoartrosiche a carico del margine acetabolare craniale, caudale o dorsale o della testa e del collo del femore.
- GRADO D: media displasia dell’anca. Incongruità evidente tra la testa del femore e l’acetabolo con sublussazione. Saranno presenti un appiattimento del bordo craniolaterale e/o segni di osteoartrosi.
- GRADO E: grave displasia dell’anca. Sono presenti modificazioni marcate di tipo displasico delle anche, come lussazione o sublussazione distinta, un evidente appiattimento del margine acetabolare craniale e deformazione della testa del femore (a forma di fungo o appiattita) o la presenza di altri segni di osteoartrosi.
Naturalmente il grado della displasia interessa principalmente gli allevatori o quelle persone che intendono far accoppiare il cane e che quindi devono stare all’interno di una determinata fascia di valutazione. Per quanto riguarda la salute dell’animale spesso un grado C non manifesta sintomatologia o può manifestarla ad età molto avanzata.
DISPLASIA ANCA CANE: TERAPIA MEDICA E CHIRURGICA
La terapia si divide in precoce o tardiva in base all’età dell’animale. Nei soggetti anziani la formazione di artrosi può essere solo rallentata ed il dolore diminuito, mentre nei cani giovani possiamo intervenire precocemente per fermare drasticamente la formazione di artrosi.
- TERAPIA MEDICA PRECOCE: si applica in quei soggetti giovani che hanno una notevole predisposizione allo sviluppo della displasia dell’anca. In questi casi bisogna evitare l’eccessiva attività fisica e l’eccessivo peso corporeo. Cerchiamo di tenere magro l’animale per non gravare troppo sulle articolazioni. Evitate il gioco con eccessivi cambi di direzione e salti (palline), evitate le scale ed aiutate l’animale quando sale in macchina. Molto importante è l’attività fisica in acqua che permette lo sviluppo della muscolatura senza sollecitare le articolazioni. Possono essere somministrati condroprotettori giovanili naturali che rallentano la degenerazione articolare.
- TERAPIA MEDICA TARDIVA: si applica nei soggetti adulti / anziani in cui la degenerazione articolare è già presente (artrosi). In questo caso, oltre alle cose scritte in precedenza, può essere aggiunta una terapia antinfiammatoria per togliere il dolore all’animale. E’ molto importante in questi soggetti con grave displasia il continuo movimento, che deve essere lento e costante (passeggiate al guinzaglio).
- TERAPIA CHIRURGICA PRECOCE: viene valutata quando un soggetto giovane ha una grave predisposizione alla displasia dell’anca, gli interventi possibili sono:
SINFISIODESI PUBICA(JPS): consiste nella chiusura prematura della fisi di accrescimento pubica tramite laser, che stimolerebbe lo sviluppo del bacino verso l’alto, dando maggiore copertura alle teste dei femori. Deve essere eseguita entro i 4 mesi di vita. La sua efficacia è stata leggermente rivalutata nel tempo.
DUPLICE OSTEOTOMIA PELVICA(DPO): è un intervento molto invasivo perché vengono eseguite due fratture controllate delle ossa del bacino che vengono ruotate e successivamente riparate con una placca.
- TERAPIA CHIRURGICA TARDIVA:
PROTESI D’ANCA: è la tecnica più innovativa, pochi veterinari la eseguono in italia e consiste nell’asportazione della cavità acetabolare e della testa del femore che vengono sostituiti con impianti artificiali. E’ un intervento molto complesso che non è scevro da rischi, ma se non ci sono problemi è risolutivo. Molto costosa.
TETTOPLASTICA ACETABOLARE: è una tecnica che negli ultimi anni è stata piano piano abbandonata, probabilmente per l’avvento della protesi d’anca. A differenza di quest’ultima è meno costosa e può avere dei buoni risultati. Consiste nel prelievo di listarelle di osso dalle ali dell’ileo che vengono posizionate sopra la testa del femore, creando un “tetto” che stabilizza l’articolazione.
DISPLASIA ANCA CANE: I 5 CONSIGLI DEL VETERINARIO
- Fate eseguire sempre uno studio radiografico giovanile (4-6 mesi) nelle razze a rischio dal vostro medico veterinario;
- Mantenete il cucciolo snello e in forma, la dieta è fondamentale in questa patologia;
- Utilizzate antinfiammatori solo al bisogno;
- Attività fisica poco e spesso, per mantenere allenata la muscolatura;
- Prima di intervenire chirurgicamente su un cucciolo, valutate ogni alternativa.
Se sei interessato a conoscere meglio anche la displasia del gomito, leggi il mio articolo:
DISPLASIA DEL GOMITO NEL CANE: SINTOMI E TERAPIA
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