Che questi ultimi anni fossero ricordati per la moda dello scattare “selfie” ovunque ed in qualsiasi momento era lampante già da tempo, ma nessuno aveva previsto che la tendenza sfociasse in una sorta di follia collettiva.

A ricordarci il limite che esiste e non va superato tra un simpatico selfie ed un pericoloso attimo di negligenza è la US Forest Service che ha dovuto emanare ufficialmente il divieto di scattarsi foto in prossimità degli orsi delle riserve americane. Il provvedimento è giunto nel bel mezzo della mania da “bear-selfie”, ovvero foto che ritraggono il possessore della fotocamera circondato dal verde dei boschi e da uno o più orsi alle spalle.

Lisa Herron, portavoce della riserva di South Lake Tahoe, in California, ha dichiarato ai giornalisti:

«Stiamo spiegando alle persone di rimanere sui sentieri e di allontanarsi dagli orsi. Un orso può correre molto veloce, gli esiti possono essere letali»

Il fenomeno purtroppo non interessa solo gli Stati Uniti, anche in Canada vi sono stati spiacevoli episodi di attacchi da parte di orsi infastiditi dalla presenza umana, infatti solo un mese fa un ragazzo ventiduenne del New Jersey è stato aggredito ed ucciso da uno di questi grossi animali.

Gli orsi sono normalmente degli animali timidi, schivi, evitano il contatto con l’uomo, ma la bear-selfiemania spinge i visitatori dei parchi ad inoltrarsi nei sentieri non tracciati dagli itinerari turistici per incontrare gli animali e poter scattare una foto.

Via | telegraph.uk