Non è mai stato un mistero che le serie tv e le grandi pellicole del cinema con protagonisti i nostri amici a quattro zampe, influenzassero l’uomo nella scelta di adottarne uno della stessa razza.
Ma chi l’avrebbe detto che esistono dei dati statistici che fin dall’uscita del film “Torna a casa Lessi” del 1943 avvalorano questa teoria? A confermarcelo è una ricerca firmata dall’Università di Bristol, della City University di New York e dalla Western Carolina University, recentemente pubblicata su Plos One.
Gli studiosi hanno confrontato le adozioni di cani di una derminata razza in seguito all’uscita di un film o fiction che la riguardava con i trend di adozione prima della popolarità mediatica, notando vertiginosi aumenti. Il tutto è stato reso possibile dall’American Kennel Club, che possiede il più grande registro di cani del mondo, per un totale di oltre 65 milioni di esemplari, l’associazione ha permesso ai ricercatori di accedere agli archivi per ottenere i dati relativi alle adozioni.
Per le 10 pellicole di maggior successo gli autori hanno rilevato che sono stati venduti 800.000 cani in più nei 10 anni successivi all’uscita della pellicola, rispetto a quanto ci si sarebbe potuti aspettare analizzando i trend precedenti.
Il film Disney ‘The Shaggy Dog’ (‘Geremia cane e spia’) del 1959 ha fatto aumentare di 100 volte le adozioni di Old English Sheepdog (ai più noto come ‘Bobtail’). Prima ancora dei ricarcatori, questa tesi è stata abbracciata dai produttori e registi cinematografici che fino al 2005 hanno realizzato una media di sette film annui con eroici cani per protagonisti, puntano sulla tenerezza che essi trasmettono agli spettatori.
Via | anmvioggi