L’Istituto Zooprofilattico sperimentale (Izs) della Sardegna con sede a Sassari ha dato avvio ad un ambizioso progetto, ovvero l’istituzione di un registro dei tumori degli animali.
Questa iniziativa è di grande importanza scientifica, poichè studiare le patologie oncologiche negli animali d’affezione e da redditto equivale ad imparare a prevenirle, riconoscerle e curarle. La Sardegna si fa quindi promotrice del primo registro regionale che sarà coniugato in rete con il Centro di Referenza di Oncologia Veterinaria e Comparata (CEROVEC) e con altri dieci Istituti Zooprofilattici sperimentali d’Italia. Il programma è stato presentato in un convegno a Cagliari lo scorso 6 Maggio e vi ha partecipato, tra gli altri, anche Angelo Ferrari, responsabile del Cerovec dell’Izs Piemonte-Liguria-Valle D’Aosta.
Per i prossimi due anni l’Izs sardo dovrà acquisire il maggior numero possibile di dati, prelevando campioni istologici negli animali da tutte le fonti, a partire dai veterinari, laboratori e ambulatori privati fino ai canili, le associazioni ed i proprietari di animali domestici. Anche le aziende zootecniche svolgeranno un ruolo cruciale: dovranno effettuare sui capi del bestiame dei prelievi di sangue da inviare all’istituto.
Questo lavoro sarà un servizio utile alla comunità, non dimentichiamo che l’incidenza dei tumori negli animali è di 381 diagnosi ogni 100mila cani e 284 ogni 100mila gatti.
La dottoressa Paola Nicolussi, direttore sanitario dell’Izs sardo ha dichiarato:
«Gli animali possono essere considerati sentinelle biologiche e le patologie oncologiche che colpiscono gli animali domestici sono, per certi aspetti, analoghe a quelle dell’uomo, nel comportamento biologico e molecolare. Non solo l’oncologia degli animali da compagnia ma anche quella degli animali da reddito può fornire elementi di studio per la medicina tumorale dell’uomo. Il progetto avrà durata biennale e a conclusione del primo anno sarà redatto un report sull’attività svolta e sui risultati ottenuti».
Via | anmvioggi