La polemica sui circhi che prevedono spettacoli con gli animali continua ad essere protagonista della cronaca. Qualche settimana fa il Tar di Bologna ha condannato il comune del capoluogo emiliano a revocare un provvedimento col quale si vietava questo genere di show dopo che l’Ente Nazionale Circhi e Global Circus avevano denunciato la giunta.
La tematica è particolarmente cara ai cittadini catalani che hanno ottenuto, attraverso i propri rappresentati politici, il divieto delle corride in Catalogna e a partire dal 2014 anche gli spettacoli circensi con gli animali.
In Italia continua ad imperare la violazione delle norme sulla tutela del benessere, situazione aggravvata ancor più dal fatto che i protagonisti di questi maltrattamenti sono soprattutto animali che la scienza cerca di proteggere dall’estinzione. Il presidente della LAV Grosseto, Giacomo Bottinelli, ha denunciato la presenza sul territorio comunale di un elefante trattenuto in gabbie non idonee, appartenente al complesso Orfei. La vigente normativa Cities prevede che in luoghi aperti gli elefanti dispongano di 100 metri quadri ciascuno e in caso di riparo chiuso 15 metri quadri, è impensabile tenere chiuso un animale di due, tre metri in un carrozzone da trasporto che a malapena gli consente la stazione eretta. Questa modalità di contenimento è di per sè molto scomoda nelle fasi di viaggio ed è aberrante che sia utilizzata nelle fasi di attendamento, quando cioè il circo è fermo e l’animale non si sta esercitando in campo.
La polizia accorsa sul luogo della segnalazione ha però constatato la regolarità delle strutture del circo, rigettando quindi le richieste avanzate dalla LAV.
Via | Repubblica