L’UE ha appena approvato una nuova norma con la quale vengono stabilite sanzioni più severe contro chi commercia l’avorio, insieme all’obbligo di distruggere il materiale sequestrato. Con questa legge il Parlamento europeo intende scoraggiare sempre più il traffico del cosiddetto “oro bianco”, per il quale ogni anno vengono uccisi centinaia di elefanti e di rinoceronti, spesso grazie alla complicità di alcune di quelle figure che dovrebbero tutelare la vita di questi animali.
All’interrogazione orale presso la relativa commissione l’olandese Gerben-Jan Gerbrandy ha detto:
Se non adotteremo misure radicali molto rapidamente per fermare queste pratiche illegali, presto non ci sarà più nemmeno uno di questi iconici animali selvatici sulla terra. Dobbiamo trattare questa strage come una criminalità organizzata, alla stregua del commercio illegale di droga.
I crimini legati alla fauna selvatica sono infatti subito dopo quelli per droga nella lista mondiale delle attività illegali più praticate, pertanto si è reso necessario un maggiore impiego delle forze di polizia per contrastare il verificarsi di tali fenomeni. L’Unione Europea infatti si trova al centro della mappa del traffico di avorio, pertanto ha il dovere di muoversi con ogni mezzo perché non diventi lei stessa complice di questi crimini.
Non solo viene posta fine ad una vita solo per il suo corno, nel caso dei rinoceronti, o per le zanne, nel caso degli elefanti, ma gli animali sono molto spesso lasciati agonizzanti e muoiono per le emorragie provocate dall’asportazione di queste parti del loro corpo che sul mercato nero valgono più della cocaina e dell’oro.
Via| greenme.it