Geneticamente unici e completamente diversi dai conspecifici al di là del Sahara, i leoni dell’Africa Occidentale sono a serio rischio di estinzione.
Questo il triste risultato di una ricarca condotta dalla fondazione Panthera, leader mondiale nella salvaguardia dei felini selvatici e nell’ampiamento di strategie per la conservazione delle specie, che ha pubblicato sulla rivista Plos One uno studio intitolato “The lion in West Africa is critically endangered”, ottenuto grazie alla collaborazione di scienziati provenienti sia dall’America che dall’Europa.
La ricerca è durata sei anni ed è stata svolta in ben undici paesi, dove nel ventennio precedente i grandi felini erano stati maggiormente avvistati. Il Dr. Philipp Henschel che ha condotto la ricerca ha affermato il rammarico provato quando si è scoperto che delle ventuno aree protette segnalate, pochissime erano quelle che ancora ospitavano i leoni, gli stati africani non investono nella ricerca di questo settore, quindi persino i dati riportati dagli enti locali non erano più attinenti alla realtà. Gli esemplari sono stati registrati in Senegal, Benin, Burkina Faso, Nigeria e Niger.
I leoni dell’Africa Occidentale, che un tempo si estendevano dal Senegal alla Nigeria, oggi sembrano essere solo 250 esemplari, tra l’altro divisi in micropopolazioni (la più numerosa comprende cinquanta individui) in gravi condizioni di salute, il numero così esiguo corrisponde a scarsa variabilità genica negli accoppiamenti, quindi maggiore incidenza delle malattie ereditarie.
Via | Panthera