Il Parlamento europeo ha votato favorevolmente ad una nuova riforma, che la Commissione ambiente aveva bocciato, riguardo il controllo sanitario della carne suina.
La proposta legislativa approvata in sede parlamentare prevede che l’idoneità del prodotto suinicolo all’alimentazione umana sarà certificata mediante esclusivo controllo visivo del veterinario ufficiale. La palpazione e l’incisione, metodiche precedentemente considerate funzionali all’ispezione veterinaria, ora sono attuabili in caso di provenienza incerta dell’animale o se il controllo visivo ha dato motivo di temere per la salute pubblica.
Questa norma ha scatenato l’ira dell’assessore all’Agricoltura della regione Lombardia, Gianni Fava, il quale teme che le ripercussioni di tale sistema saranno a carico dei suinicoltori e dei fruitori del servizio, ovvero i consumatori:
Hanno vinto il pressapochismo e le logiche che sanciscono l’irresponsabilità e la superficialità, perché non credo basti il controllo visivo dei sanitari, i macelli non possono essere assimilati alla catena di montaggio dei tondini. A pagare, purtroppo, saranno gli anelli deboli della filiera: allevatori e consumatori.
Le competenze dei veterinari impegnati nel settore dell‘ispezione dei prodotti di origine animale dovranno essere ancora più affinate e argute per riuscire a certificare a primo colpo d’occhio la sicurezza dei consumatori.
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