All’Università Statale dell’Idaho è iniziato un nuovo studio che si pone come obiettivo il salvataggio degli animali in via d’estinzione attraverso la modifica del DNA.
Entro il 2050 si prevede che il 15-40% delle specie che oggi sono considerate a rischio scompaiano per sempre dal nostro pianeta. La causa principale risiede nell’inquinamento e nella diminuzione degli ambienti ottimali per la vita di alcuni animali.
Gli studiosi del progetto hanno affermato che i mezzi attualmente messi in atto per salvaguardare queste specie in via d’estinzione non sono sufficienti. L’unica via secondo loro percorribile è quella della modifica genetica. Attraverso lo studio delle specie animali più resistenti potrebbe essere possibile isolare i geni che permettono a questi animali di sopravvivere e trasferire le informazioni tramite l’ibridazione alle specie in via d’estinzione.
Nel campo vegetale queste operazioni vengono compiute già da tempo, sono infatti stati creati pomodori che resistono maggiormente alle basse temperature. In campo animale questo potrebbe però portare a diversi problemi ed effetti del tutto imprevisti, con la creazione di nuove specie animali.
Nell’ultimo periodo molte nazioni si sono interessate a questo problema, una delle soluzioni che ha avuto maggiore successo è quella di creare una banca del seme degli animali in via d’estinzione di cui vi avevamo già parlato in un nostro precedente articolo che trovate [ QUI ].
Via | greenstyle