Sono 288 i cani soldato impiegati nell’ Esercito del Regno Unito soppressi negli ultimi 3 anni. I decessi però non sono stati provocati dagli effetti di operazioni militari fallite ma sorprendentemente da una decisione del Ministero della Difesa.

La notizia è venuta fuori grazie ad un’inchiesta del tabloid The Sun che ha portato alla luce una tristissima realtà: i cani soldato, una volta giudicati troppo vecchi per assolvere i loro compiti, vengono semplicemente gettati via senza tener conto del servizio che hanno reso nel corso della loro vita, circa la metà dei cani soppressi soffrivano di patologie incurabili o avevano mostrato atteggiamenti potenzialmente pericolosi, tutti gli altri avevano semplicemente smesso di essere utili.

La notizia non ha lasciato indifferente l’opinione pubblica che ha sollevato, unitamente ad associazioni animaliste, una feroce polemica contro quella che è, effettivamente, una pratica sconsiderata.

I compiti di questi cani non sono affatto semplici, essi infatti sono addetti alla sicurezza e alla rilevazione di mine anti-uomo, assolvono le loro mansioni in Iraq, in Afghanistan e in altri luoghi caldi del pianeta, si può affermare dunque senza paura di essere derisi che questi animali svolgono un effettivo servizio per la loro patria e non meritano di finire in questo modo.

Nessun proprietario che ami il proprio animale lo ucciderebbe solo perchè inizia ad invecchiare, in questo caso, se non si può parlare di amore ci vorrebbe almeno il rispetto per una vita spesa nella difesa dell’uomo.

La polemica si inasprisce ulteriormente considerando che, a differenza dei cani dell’Esercito, quelli di Scotland Yard, una volta anziani, vengono dati in adozione a famiglie disponibili, senza contare che per i cani che compiono atti di coraggio esiste in Inghilterra dal 1943, una onorificenza, la Dickin Meda.

Via | unionesarda.it