E? passato un anno da quando furono prelevati 2.600 beagle dall?allevamento di Green Hill vicino Brescia. Da allora l?opinione pubblica fa i conti con una pesante decisione che divide il mondo scientifico: legittimare o meno l?utilizzo di animali da laboratorio?
Il nostro Paese si schiera apertamente con l?approvazione della Camera alla direttiva europea 2010/63 ?sulla protezione degli animali per scopi scientifici?. La LAV (Lega Anti Vivisezione) e la Federazione italiana associazioni diritti animali esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto con il nuovo decreto legge, mentre dall?Istituto di ricerche farmacologiche giunge una nota di disappunto.
Il decreto stabilisce che non sarà più possibile allevare sul territorio nazionale primati, cani e gatti destinati ai laboratori, utilizzare animali per esperimenti bellici, ricerche su droga e alcol, per xenotrapianti e il numero di casi in cui effettuare vivisezioni sarà abbassato. Nel caso in cui gli animali siano posti a sperimentazioni dolorose è previsto l?uso di analgesici e anestetici. Il Governo inoltre si è impegnato a favorire lo sviluppo di tecniche alternative alla vivisezioni, promuovendo progetti di ricerca.
Ad appoggiare la norma scritta dall?onorevole Brambilla vi sono stati senatori e deputati sia del Pdl che del Pd.
Via | Huffingtonpost