Il quarto caso clinico di citologia veterinaria, che potete trovare [ QUI ], pubblicato 3 settimane fa, riguardava un versamento prelevato dalla cavità addominale in gatto europeo di 5 anni, maschio. Alcuni di voi hanno subito indovinato la risposta esatta, quel versamento è stato causato da una condizione di peritonite infettiva. Vediamo insieme di cosa stiamo parlando.
Anche sulla scorta della più recente classificazione dei versamenti (Fundamentals of Veterinari Clinical Pathology, Stockham ST and Scott A), il versamento da peritonite infettiva può essere definito essudato non settico. Questo si caratterizza macroscopicamente per il colore giallo brillante e per l?aspetto viscoso (simile al liquido sinoviale).
Le proteine nell?essudato da FIP sono sempre molto alte e sono rappresentate dalle stesse proteine che troviamo nel sangue a motivo della vasculite indotta dalla malattia. Questo spiega anche la scarsa cellularità che solitamente caratterizza tali liquidi. Citologicamente i preparati presentano un fondo eosinofilico finemente granulare (dovuto all?elevata concentrazione proteica) e una cellularità mista che di solito è maggiormente costituita da granulociti neutrofili segmentati e ben conservati (o che al massimo presentano minime degenerazioni nucleari quali la piccosi o la carioressi tipiche di un fisiologico invecchiamento cellulare), e un minor numero di cellule mesoteliali/macrofagiche, piccoli linfociti e occasionali plasmacellule.