Tenere in casa un animale esotico sembra essere diventata una moda ed il mercato, che agisce in relazione alle richieste dei consumatori, si adopera per offrire animali sempre più inusuali. In commercio si può trovare quasi di tutto, dalle ormai comuni cavie peruviane alle manguste, ma ancora non era capitato che venisse commercializzata la volpe.
Questa nuova tendenza nasce da uno studio condotto in Russia, secondo il quale l’allevamento delle volpi non sarebbe molto diverso da quello del cane. Detto, fatto: negli USA questa novità sta riscuotendo molto successo e sono tante le persone disposte a spendere fino a 8.000 dollari per una volpe. Questi animali però, essendo per natura selvatici e quindi poco avvezzi al contatto con l’uomo, hanno bisogno di un lungo e costoso addestramento prima di diventare a tutti gli effetti animali domestici e c’è già chi si chiede se, al di là dell’aspetto economico, ne valga realmente la pena.
Certo, oggi avere a che fare con questi animali è sempre meno difficile: il loro habitat si sta riducendo e ciò le spinge ad avvicinarsi ai centri abitati, inoltre sono numerose le persone che convivono con una volpe dopo averla salvata. Tuttavia trovarsi in queste situazioni è ben diverso dal volere che uno di questi animali si lasci portare al guinzaglio e giochi con noi come se fosse un cane, si tratta di snaturarne il comportamento e le abitudini consolidati durante il suo processo evolutivo.
Chi è disposto a spendere la stessa cifra che pagherebbe per un’automobile per comprare un animale, più che alla ricerca di un amico, sembra a caccia di qualcosa che lo distingua dalla massa: meglio lasciare libere le volpi, già troppo minacciate dall’uomo e portare a casa un animale, per così dire, convenzionale.
Via | pets.greenstyle