Nell’agosto del 2011, stanco del continuo abbaiare del cane da caccia del vicino, uscì di casa con la scopa in mano e colpì il povero cane alla testa provocando la morte dell’animale. Finalmente l’uomo ha patteggiato, ammettendo le proprie colpe, ed è stato condannato a 4 mesi e 15 giorni di reclusione, che sono stati successivamente commutati dal giudice in 22 mila e 500 euro di multa.

Considerando il brutale assassinio dell’animale forse si doveva chiedere qualcosa in più, ma sappiamo tutti che al giorno d’oggi la vita di un animale non ha molto valore per la legge italiana. L’uomo ha comunque ammesso la propria colpa dichiarando:

Non volevo ammazzarlo; l?ho colpito perché ero stanco, abbaiava troppo. Una sola bastonata in testa, in un momento di nervosismo.

Un gesto che è costato la vita del povero animale.

Quel lontano agosto 2011 il proprietario ricevette la chiamata dal vicino che lo avvertì del gesto che aveva compiuto la notte passata. In preda alla preoccupazione, il proprietario, chiamò il veterinario, che una volta arrivato all’abitazione, confermò il decesso dell’animale. Il cane presentava il cranio fratturato, la milza e due zampe rotte.

Così partirono le denunce che hanno portato al patteggiamento dell’uomo. Il prossimo step sarà la causa civile per il risarcimento dei danni al proprietario.

Via | ilrestodelcarlino.it